Opening Christoph Meier_Ute Müller / Genuardi / Ruta a cura di Daniela Bigi e Giuseppe Buzzotta , 4 Gennaio 2018 h 18 Castello di Carini
04/01/2018
Christoph Meier - Ute MĂĽller
a cura di Daniela Bigi e Giuseppe Buzzotta
4 gennaio 2018 - 4 marzo 2018
Ute MĂĽller (Graz, 1978) e Christoph Meier (Vienna, 1980) vivono e lavorano a Vienna e sono riconosciuti a livello internazionale come esponenti di spicco della scena artistica austriaca.
Hanno all’attivo molte mostre personali in istituzioni europee sia pubbliche che private e sono entrambi impegnati anche in progetti indipendenti, come l’artist-run space Guimarães o il magazine Black Pages, che condividono con altri artisti della loro generazione, come Hugo Canoilas, Nicola Pecoraro, Nick Oberthaler.
Ute Müller ha in corso una mostra personale presso il Künstlerhaus di Graz, e nel corso del 2017 ha ricevuto l’Austrian State Grant for Fine Art oltre ad essere una delle finaliste dell’Anton Faistauer Prize e del Kardinal-König-Artprize.
Christoph Meier, dopo le mostre recenti al Nosbaum Reding, in Lussemburgo e presso il KIOSK di Ghent, ha in programma a breve due nuove personali, una presso il Casino Luxembourg e l’altra presso il Museum der bildenden Künste Leipzig (Germania).
I due artisti, ciascuno con la propria modalità operativa e dentro una personale poetica, lavorano entrambi in stretta relazione con lo spazio espositivo, sono concentrati sul fare inteso come dimensione entro la quale prendono vita delle visioni che si nutrono di materiali e di forme al contempo reali e astratte; visioni che nascono dentro l’esperienza del quotidiano, sono permeate dei suoi frammenti, eppure sfuggono alle usuali categorizzazioni, alla riconoscibilità , alla decodifica ordinaria.
Non volendo ricadere nei più familiari regimi dell’immagine, cercano continuamente una possibilità di esistenza delle loro forme (installazioni, dipinti, sculture) dentro la mobilità , l’ambiguità , la frammentarietà , l’intraducibilità .
GENUARDI / RUTA
a cura di Daniela Bigi e Giuseppe Buzzotta
4 gennaio – 4 marzo 2018
Genuardi/Ruta, ossia Antonella Genuardi(Sciacca, 1986)e Leonardo Ruta(Ragusa, 1990), lavorano insieme, come unica identità , dal 2014, essendo riusciti a comporre, in un equilibrio mobile e costantemente riscrivibile, la vocazione per il colore dell’una con la tensione segnica dell’altro. Indagano i fattori costitutivi dello spazio attraverso la pittura, ridefiniscono, ridisegnano l'architettura attraverso l'introduzione di tensioni di natura e temperatura pittorica, esprimono istanze proiettive che traducono l'incontro della luce con i volumi del costruito, mantenendo sempre al limite l'equilibrio tra la geometria effettiva che struttura la realtà e la geometria visionaria che di quella stessa realtà legge le possibili e infinite estensioni.
Dopo il recente intervento ad Artissima Art Fair, la personale a Modica presso il Complesso Monumentale di S. Maria del Gesù, l’intervento site-specific presso l’Istituto Svizzero a Roma, l’assunzione della direzione artistica del progetto indipendente L’Ascensore (Palermo), i due artisti hanno scelto di lavorare a Carini nei piccoli ambienti labirintici del piano terra, dei quali hanno fornito una lettura in chiave astratta.
a cura di Daniela Bigi e Giuseppe Buzzotta
4 gennaio 2018 - 4 marzo 2018
Ute MĂĽller (Graz, 1978) e Christoph Meier (Vienna, 1980) vivono e lavorano a Vienna e sono riconosciuti a livello internazionale come esponenti di spicco della scena artistica austriaca.
Hanno all’attivo molte mostre personali in istituzioni europee sia pubbliche che private e sono entrambi impegnati anche in progetti indipendenti, come l’artist-run space Guimarães o il magazine Black Pages, che condividono con altri artisti della loro generazione, come Hugo Canoilas, Nicola Pecoraro, Nick Oberthaler.
Ute Müller ha in corso una mostra personale presso il Künstlerhaus di Graz, e nel corso del 2017 ha ricevuto l’Austrian State Grant for Fine Art oltre ad essere una delle finaliste dell’Anton Faistauer Prize e del Kardinal-König-Artprize.
Christoph Meier, dopo le mostre recenti al Nosbaum Reding, in Lussemburgo e presso il KIOSK di Ghent, ha in programma a breve due nuove personali, una presso il Casino Luxembourg e l’altra presso il Museum der bildenden Künste Leipzig (Germania).
I due artisti, ciascuno con la propria modalità operativa e dentro una personale poetica, lavorano entrambi in stretta relazione con lo spazio espositivo, sono concentrati sul fare inteso come dimensione entro la quale prendono vita delle visioni che si nutrono di materiali e di forme al contempo reali e astratte; visioni che nascono dentro l’esperienza del quotidiano, sono permeate dei suoi frammenti, eppure sfuggono alle usuali categorizzazioni, alla riconoscibilità , alla decodifica ordinaria.
Non volendo ricadere nei più familiari regimi dell’immagine, cercano continuamente una possibilità di esistenza delle loro forme (installazioni, dipinti, sculture) dentro la mobilità , l’ambiguità , la frammentarietà , l’intraducibilità .
GENUARDI / RUTA
a cura di Daniela Bigi e Giuseppe Buzzotta
4 gennaio – 4 marzo 2018
Genuardi/Ruta, ossia Antonella Genuardi(Sciacca, 1986)e Leonardo Ruta(Ragusa, 1990), lavorano insieme, come unica identità , dal 2014, essendo riusciti a comporre, in un equilibrio mobile e costantemente riscrivibile, la vocazione per il colore dell’una con la tensione segnica dell’altro. Indagano i fattori costitutivi dello spazio attraverso la pittura, ridefiniscono, ridisegnano l'architettura attraverso l'introduzione di tensioni di natura e temperatura pittorica, esprimono istanze proiettive che traducono l'incontro della luce con i volumi del costruito, mantenendo sempre al limite l'equilibrio tra la geometria effettiva che struttura la realtà e la geometria visionaria che di quella stessa realtà legge le possibili e infinite estensioni.
Dopo il recente intervento ad Artissima Art Fair, la personale a Modica presso il Complesso Monumentale di S. Maria del Gesù, l’intervento site-specific presso l’Istituto Svizzero a Roma, l’assunzione della direzione artistica del progetto indipendente L’Ascensore (Palermo), i due artisti hanno scelto di lavorare a Carini nei piccoli ambienti labirintici del piano terra, dei quali hanno fornito una lettura in chiave astratta.